Ultimo assalto respinto: a Gosso non si passa.

3 Maggio 2015

Cuore, testa, organizzazione e qualità tecnica. Sono questi i quattro fattori che hanno permesso alla banda di Mister Toscani di conquistare i cinque punti, come nelle altre tre partite di questa gestione tecnica, e di respingere anche l’ultimo assalto al fortino di Gossolengo. La stagione casalinga degli uomini in rossoblù si conclude con una prova di forza su tutti i fronti, contro una formazione di primissimo livello.

La penultima giornata di campionato vede sfidarsi, il Gossolengo e il Casalmaggiore. Le condizioni climatiche sono favorevoli. Nonostante il caldo umido la velatura di nubi non rende il pomeriggio eccessivamente afoso. Il manto erboso si presenta in buone condizioni. I padroni di casa partono subito molto forte e all’ottavo minuto di gioco marcano una meta di pregevolissima fattura con Capitan Pippo Riccardi. Pronti via e subito 7-0 per i padroni di casa. La meta galvanizza gli elefantini che, con un drop del solito Riccardi (12’ pt) e due piazzati (29’e 37’ pt) di un Robuschi oggi davvero molto preciso, chiudono il primo tempo con un parziale di 16-0, senza, di fatto, subire mai le offensive degli ospiti.

Il secondo tempo parte sulla falsa riga del primo, ma un’azione all’ala del Casalmaggiore rischia di riaprire la partita. Al nono minuto, infatti, sono servite tutta la corsa e la qualità di Luccardi per costringere l’avversario a calpestare la linea laterale appena un attimo prima che marcasse la meta. La sfuriata dei cremonesi non ha trovato continuità e al 14’ del secondo tempo un due contro uno sulla destra di Vogli e Toscani jr ha permesso a quest’ultimo di segnare e portare il risultato sul 21-0. Al 21’ e al 30’ del secondo tempo il Gosso va di nuovo in meta, prima con Robuschi e poi con Ajkunic. Grazie a questi 14 punti i locali si portano addirittura sul 35-0. Da segnalare l’ultima trasformazione ad opera di Giacomo Riccardi che gli assicura una percentuale del 100% dalla piazzola. La meta al 40’ del Casalmaggiore serve solo a fissare il punteggio finale sul 35-5, senza sminuire minimamente la qualità di una prestazione superba. L’unica nota negativa della giornata riguarda l’aspetto disciplinare. Anche questa domenica sono stati sventolati ben tre cartellini gialli, al 20’, al 34’ e al 39’ del secondo tempo.

Al di là della cronaca della partita vanno ribaditi i complimenti più sinceri ad una squadra che non ha sbagliato praticamente nulla per tutti gli ottanta minuti della partita, mettendo nuovamente in mostra un’ottima difesa, intensa, aggressiva e precisa, e una qualità offensiva di categoria superiore. La mischia, nonostante il problema di leggerezza che ha caratterizzato tutta la stagione degli avanti rossoblù, ha retto bene, senza mai permettere agli avversari, che fanno del pack il loro punto di forza, di vincere agevolmente. Tutt’altra storia rispetto al girone di andata. Dopo la critica per la meta subita a Cremona, meritano una menzione di riguardo i due centri che hanno messo in campo una prestazione di tutto rispetto.

Alla fine di questo match aumenta la consapevolezza della assoluta qualità della formazione piacentina, ma allo stesso tempo aumentano i rimpianti per un campionato ormai matematicamente impossibile da vincere. La storia, a questo punto della stagione avrebbe potuto e dovuto essere diversa, ma il campo ogni domenica pronuncia le proprie sentenze, sentenze assolutamente inappellabili. Ci sono state alcune sconfitte, quella di Bergamo su tutte, che dovevano essere evitate, ma purtroppo così non è stato. Sono cose che succedono, siamo uomini e, soprattutto, siamo uomini di sport. Se il Davide di turno non potesse mai battere Golia, probabilmente non ci si appassionerebbe di nessuno sport, e del rugby meno degli altri. Se vincesse sempre quella che sulla carta è la formazione più forte non ci sarebbero avversari disposti a dare il massimo in ogni partita per cercare di ribaltare il pronostico, sfruttando gli errori o la superbia di chi li guarda dall’alto in basso in classifica. Siamo uomini di sport e impariamo dalle nostre cadute per cercare di non cadere mai più e, quando succederà nuovamente, essere pronti a rialzarci, sempre a testa alta.

Dopo aver mantenuto inviolato il nostro fortino, difendendolo da tutti gli assalti nemici, ora c’è da puntare al massimo risultato possibile e il massimo risultato possibile è un secondo posto in classifica che può e deve essere nostro. Perché noi siamo il Gossolengo! Domenica prossima, sul campo di Desenzano, ci saranno gli ultimi ottanta minuti di un campionato bello ed entusiasmante. Siamo arrivati all’ultima pagina di questo libro. Ci sono state pagine belle e meno belle e la partita di domenica scorsa entra di diritto nella prima categoria, ma ormai è già stata scritta, ormai appartiene al passato. Ora abbiamo davanti a noi un foglio bianco, l’ultimo foglio bianco della stagione. L’avversario è tutt’altro che abbordabile, ma abbiamo l’onore e l’onere di poter provare a scrivere un’ultima bellissima storia. Perché noi siamo il Gossolengo. Punto.

Ultimo assalto respinto: a Gosso non si passa.ultima modifica: 2015-05-30T18:59:44+02:00da pro276
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