Essere Universitari

Ph. Alessia Prontera

Ph. Alessia Prontera

 

Gli anni più belli, gli anni più importanti, gli anni più divertenti, gli anni più difficili. Sono molti i luoghi comuni sull’Università. Per molti rappresentano la prima esperienza fuori casa, la prima esperienza da adulti, le prime bollette, i primi affitti, i primi piatti da lavare, le amicizie per la vita, gli amori, le scoperte, le delusioni, le scelte “che pesano”, gli addii. Essere universitari nell’era degli smartphone, dei voli low cost, della peggior crisi economico-finanziaria dal 1929 ad oggi, dell’Erasmus, degli stage all’estero, significa essere parte di una comunità di persone che, rispetto al passato, si trovano ad essere adulti in un mondo pieno di scelte, di rischi e di minacce. Laurea, posto fisso, casa e famiglia sono un paradigma percepito come lontano, come irraggiungibile e, forse, nemmeno così attraente. Le priorità diventano altre: un percorso formativo interessante, un lavoro che ti faccia viaggiare, magari, la possibilità di crescere, lo smartworking, le esperienze all’estero, l’internazionalità. Le prime volte dell’adolescenza lasciano il passo ad una marea di altre prime volte: la prima cotta diventa la prima pseudo convivenza, il primo amore diventa il primo amore “che sai che forse è quella giusta?”, il primo lavoretto diventa il primo lavoro vero o all’estero, la prima notte fuori casa diventa la prima volta che casa tua non è più quella dei tuoi. L’università diventa una nuova adolescenza, fatta di libertà, ma anche di responsabilità che ti schiacciano, perché magari arriva il 20 del mese e in tasca hai solo 10€ e proprio vorresti evitare di chiedere altri soldi ai tuoi, anche se sei stato attento, parsimonioso. Magari hai preso appunti meticolosamente, fatto riassunti, levatacce e notti in bianco per studiare, ma poi all’esame capita quella domanda, quell’argomento, e va tutto a puttane e non hai neanche qualcuno con chi prendertela, perché dentro di te sai benissimo che la storia del “professore stronzo” regge solo nei discorsi incazzati tra amici, dentro di te sai benissimo che non è vero.

Essere universitario, per me, ha significato questo, ma anche tanto, tanto altro ancora. Sono arrivato a Piacenza in una città nuova e sconosciuta, senza conoscere nessuno, come un bambino, pensando di dover studiare, laurearmi in fretta e poi tornare a casa, casa mia a Giuliano. Ho scoperto che l’Università non è solo studio. Ho scoperto che si può iniziare a giocare a rugby a 21 anni, visto che a 15 non potevo farmi 140 km tra andata e ritorno per potermi allenare. Ho scoperto che puoi studiare economia, studiare in Inglese e fare comunque il giornalista, fino a finire in tribuna stampa allo Stadio Olimpico, senza che questo fosse programmato. Ho scoperto che puoi essere un salentino “nazionalista”, ma sentirti a casa a Piacenza, con i tuoi compagni di squadra, con i tuoi compagni di corso o di collegio.

Sarebbe bello dire che quando si esce dal liceo ognuno intraprenda la strada verso la propria meta, che il percorso che si ha davanti sia ben definito, sicuramente ricco di ostacoli, ma, bene o male, già tracciato. In realtà, a 19 anni, della vita non sai un cazzo e della vita, probabilmente non saprai un cazzo neanche a 24, a 30, a 40 anni. Non esistono manuali o guide da seguire: ci sono gli orari delle lezioni, i piatti da lavare, le sessioni di studio per gli esami, i biglietti da fare per scendere giù, i viaggi della speranza, le bocciature, le ansie da ultimo esame. Non esistono scelte giuste o sbagliate. In 5 anni, magari 7, alla rinuncia agli studi per andare a lavorare, al cambio di facoltà “perché non ne vale la pena” o perché quello che si studia è diverso dalle fantasie adolescenziali, ci pensano tutti. Detta così è un gran casino, una fregatura, eppure la vita è questa qui. Non ci sono trucchi, non ci sono scorciatoie, non ci sono guru o soluzioni universali: un problema alla volta, un esame alla volta, una serata alla volta, un rifiuto alla volta, una storia alla volta, cercando di non fare troppi danni. Buon divertimento!

Essere Universitariultima modifica: 2018-04-13T14:28:06+02:00da pro276
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