15 Marzo 2015
Domenica 15 Marzo l’Elephant Rugby Gossolengo ha ricevuto un vero e proprio schiaffo in faccia dagli avversari del Marco Polo di Brescia, “quello forte”. Il risultato è forse anche troppo severo per quello che è il recupero della seconda giornata di ritorno di un campionato che ora deve essere ripreso per i capelli. Gli avversari hanno giocato la partita che gli uomini in maglia rossoblù si aspettavano, puntando sulla forza fisica della mischia ordinata e della maul, ma tutto questo non intimorisce il Gossolengo che nel primo tempo, pur subendo tre mete, hanno continuato a placcare gli avversari e pulire nelle ruck in un modo che sembrava quasi dimenticato nelle ultime partite. Lodevole l’esempio e la dedizione del capitano Tack, che esordisce da pilone con un ginocchio tutt’altro che messo bene. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo e gli ospiti sembrano in grado di poter riacciuffare la partita, proprio come all’andata. La meta di Vecchia sembrava poter dare il via ad una rimonta epica, ma purtroppo il gioco del Gosso è tutt’altro che efficace. I quindici in campo non riescono a organizzare le fasi di attacco e portare la palla al largo per sfruttare tutta l’ampiezza del campo grazie alla velocità e alla qualità dei tre quarti. Tra errori con la palla in mano e di schieramento, la partita scorre senza che gli elefantini riescano a mettere a segno altri punti e il match non può che sfuggire di mano. I padroni di casa ne approfittano per confezionare un risultato esagerato. La partita finisce 43-7. Lo score è davvero uno schiaffo in faccia per chi ambisce al titolo di capolista. Arrivati a questo punto della stagione, il rischio di veder sfuggire di mano un campionato che fino a qualche giornata fa vedeva i piacentini, se non favoriti, almeno in lizza per poter recitare un ruolo da protagonista è presente e assolutamente concreto. L’alternativa al fallimento è quella di ricompattarsi come una vera squadra, ritrovare l’identità di gioco e, soprattutto, l’identità di gruppo per puntare a fare il miracolo di riacciuffare per i capelli questo maledetto campionato che sembra proprio sul punto di essere buttato via. Se l’impresa fallirà almeno rimarrà l’orgoglio di averci provato. Se avrà successo il mondo si accorgerà che, pur tra mille difficoltà, il Gosso Rugby non muore mai.