Certe volte si vince e altre…s’impara! – con Eleonora Albano

La pallavolo è uno sport in cui la squadra è un valore assoluto, uno sport in cui il gruppo vale molto più del singolo, perché i propri sogni individuali non si possono realizzare se non attraverso il lavoro di squadra, della tua squadra. Non si gioca  individualmente a pallavolo, l’attaccante non può schiacciare e fare punto se non c’è un alzatore che gli passa la palla e l’alzatore non ha motivo di esistere se prima non c’è qualcuno che riceve la battuta avversaria. L’ interdipendenza tra i ruoli è necessaria e fondamentale. E’ uno sport di rapidità, intuito e astuzia. Non si può fermare la palla e pensare, devi agire d’istinto, senza lasciarti prendere dalla frenesia del gioco. Devi sempre rimanere lucido, finché la palla non tocca terra, possibilmente nei nove metri del campo avversario. La concentrazione è determinante. Servono fermezza e rapidità di decisione, ma anche una costante dedizione e un instancabile impegno.
Lo sport è “razzista” perché è discriminante: non risparmia coloro che non vogliono fare fatica, non offre opportunità ai rinunciatari, a chi si rifiuta di tenere il passo, a chi si arrende, e a chi non vuole o non ha il coraggio di lottare. La pallavolo insegna a vivere, incita a non mollare e a non arrendersi per rialzarsi più forti e determinati di prima. Insegna ad affrontare le difficoltà, a non soccombere alla paura, ad agire con sangue freddo. Insegna che anche quando sembra andare tutto in modo disastroso, la volontà del singolo, di tutti i singoli che scelgono di unirsi in un unico  gruppo, può capovolgere la situazione, può portare la squadra in svantaggio alla vittoria. Lo sport è razzista, ma è anche benevolo, alla fine la possibilità di “starci dentro” la concede a tutti, poi tocca ad ognuno di noi decidere se accertarla e mettere tutto il cuore in campo o lasciar perdere. Ma lasciar perdere significa rinunciare a tutte quelle emozioni che la pallavolo, come ogni altro sport, fa vivere. Emozioni e sensazioni così forti da imprimersi dentro l’animo in maniera indelebile. La gioia esplosiva della vittoria di un campionato dopo un anno di allenamenti carichi di fatica, impegno e tante rinunce. La delusione per una sconfitta quando invece credevi ormai d’avercela fatta. La sensazione meravigliosa di sentirsi parte di un gruppo perché tu sai che le tue compagne in campo si fidano di te come tu ti devi fidare di loro, perché alla fine bisogna diventare proprio  come tante membra di un unico corpo, ognuno con il suo ruolo, ognuno importante e indispensabile, ognuno che fa la sua parte insieme agli altri per raggiungere lo scopo.
La rabbia e l’entusiasmo sono emozioni contrarie, accomunate solo dalla grandissima intensità con cui sono vissute.
La pallavolo è uno sport che richiede molta determinazione e pazienza, non basta vincere un set, è necessario lottare fino all’ultimo fischio dell’arbitro per portare a casa quella desiderata vittoria. Alla fine la pallavolo non è così complicata: un campo, una battaglia, un vincitore, un perdente, e il giorno dopo si ricomincia.

pallavolo nastro dita

Certe volte si vince e altre…s’impara! – con Eleonora Albanoultima modifica: 2015-06-01T19:34:59+02:00da pro276
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